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La storia del Tank Cartier: eleganza senza tempo

La storia del Tank Cartier: eleganza senza tempo

margherita giacometti |

tempo di lettura: 2 minuti 

Quando si parla di orologi che hanno fatto la storia, il Tank Cartier occupa un posto d’onore. Non è soltanto un segnatempo: è un’icona di stile, un simbolo culturale, un’opera d’arte indossabile. La sua eleganza lineare e il suo design inconfondibile hanno attraversato più di un secolo, affermandosi come uno degli orologi più desiderati e riconoscibili al mondo.

Le origini: 1917

Louis Cartier, visionario della maison parigina, ideò il Tank nel 1917. L’ispirazione arrivò dai carri armati Renault FT utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale: linee geometriche, solidità e rigore militare si tradussero in una cassa rettangolare e in anse integrate, perfettamente allineate con il cinturino. Il primo esemplare venne donato al generale John Pershing, comandante delle forze americane in Europa: da lì nacque una leggenda.

Gli anni ’20 e ’30: la modernità al polso

Il Tank Cartier incarnava la nuova estetica dell’Art Déco: forme pulite, proporzioni perfette, innovazione stilistica. In un’epoca segnata dal desiderio di modernità, l’orologio si impose come simbolo di raffinatezza. La sua linearità rompeva con la tradizione degli orologi da tasca, introducendo un concetto rivoluzionario: l’orologio da polso come manifesto estetico oltre che funzionale.

L’evoluzione tecnica e stilistica

In oltre un secolo, il Tank ha conosciuto numerose declinazioni, ognuna capace di interpretare lo spirito del tempo senza mai perdere la sua identità:

  • Tank Normale (1917): il capostipite, puro e geometrico.
  • Tank Cintrée (1921): più allungato e sottile, pensato per adattarsi meglio al polso.
  • Tank Américaine (1989): volumi generosi, un tocco di modernità.
  • Tank Française (1996): linee fluide e bracciale integrato.
  • Tank Must (anni ’70, rilanciato nel 2021): la versione più accessibile, con quadranti colorati e spirito giovane.

Ogni modello ha rappresentato un equilibrio tra tradizione e innovazione, mantenendo intatti i tratti essenziali: la cassa rettangolare, la simmetria rigorosa, la corona con cabochon zaffiro.

Caratteristiche tecniche

Il Tank non è solo estetica: la sua meccanica ha seguito l’evoluzione dell’orologeria. Dai primi movimenti manuali fino agli automatici e al quarzo, ogni generazione ha portato con sé una ricerca continua di precisione. Le dimensioni variano, ma la proporzione tra cassa e cinturino rimane intatta, conferendo armonia e riconoscibilità immediata.

Un simbolo culturale

Il Tank Cartier è molto più di un orologio: è un manifesto di modernità ed eleganza. Ha attraversato epoche, guerre, rivoluzioni culturali, senza mai perdere fascino. La sua presenza al polso di artisti, stilisti, attori e leader politici lo ha reso un segno di distinzione e identità.

Conclusione

Indossare un Tank significa portare con sé una parte di storia. È la perfetta sintesi tra funzionalità e arte, tra memoria e avanguardia. Non un semplice accessorio, ma una dichiarazione di stile che, dal 1917 a oggi, continua a raccontare l’eleganza senza tempo di Cartier. 

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